Antropologia

I modi di pensare diversi sono in stretta relazione ai diversi modi di comunicare e sono diversificati da cultura a cultura. Il pensiero si divide in pensiero concreto ed è relativo alle esperienza e pensiero astratto relativo ai concetti al di là delle proprietà fisiche.
Invece la comunicazione si divide in comunicazione orale e scritta attraverso segni convenzionali. Tutti gli umani sono dotati, più o meno, delle stesse capacità intellettuali e sensoriali e, se vi sono differenze tra loro, si scontrano all'interno di tutte le culture
Levi – Strauss afferma le differenze tra il pensiero primitivo e Quello moderno. Nel primo gli aspetti riflessivi, teorici e speculativi servono per ordinare esperienze concrete, nel secondo sono usati anche in contesti astratti. Subito no le società primitive comunicavano realmente, non conoscevano nessuna forma di scrittura. La scrittura nasce in Mesopotamia tra il popolo dei Sumeri ed è cuneiforme. La scrittura alfabetica risale al quattordicesimo secolo avanti Cristo e Fu inventata dai Fenici. Gli attuali cantastorie poeti, simile ai poeti – educatori dell'antichità, trasmettevano i loro testi oralmente affidandosi a tecniche mnemoniche. A seconda della realtà sociale e culturale in cui vivono gli esseri umani prendono direzioni diverse.
Si dividono in:
- astrazione : capacità di isolare una aspetto da un complesso di elementi
‐ categorizzazione: capacità di raggruppare gli elementi in gruppi
‐ induzione: capacità di partire dallo specifico per arrivare al generale
‐ deduzione: capacità di passare dal generale allo specifico.
Tali capacità vengono adattate diverse strategie funzionali, le quali dipendono da Fattori sociali, culturale, psicologici, affettivi. Gli individui provenienti da ambienti culturali diversi, si rapportano al mondo sul piano cognitivo diversamente. Questi stili cognitivi oscillano tra due estremi ideali, uno stile cognitivo globale e uno stile cognitivo articolato. Il primo è caratterizzato da una disposizione cognitiva da parte della totalità e del fenomeno per giungere agli elementi di cui si compone. Lo stile articolato parte dalla considerazione dei singoli elementi per giungere poi alla totalità. Tutti gli esseri umani attualmente tendono a comportarsi a seconda delle situazioni in cui si trovano ed a esercitare la propria attenzione e ragionamento.
Le culture orali portano gli individui ad acquisire una formidabile memoria e riescono a ricordare cose che per l'uomo alfabetizzato sono impossibili senza una traccia scritta. Prima della scrittura le tecniche di memorizzazione erano diverse ma tutte tendevano a eliminare ciò che non interessava per il presente. La diffusione della scrittura portò un "addomesticamento del pensiero". Facilito e diffuse lo sviluppo del pensiero astratto e degli strumenti logici e linguistici, favorire un maggior sviluppo della memoria e permise di analizzare, confrontare ricordare sequenze argomentative logiche.
I media si diffusero negli anni 70 influirono i comportamenti, i valori, i costumi, le idee estetiche, religiose e politiche. Il media più importante è stata la televisione e fu come lui è ancora un mezzo che influisce moltissimo e condizionano il comportamento degli individui.
tutti i popoli possiedono una conoscenza più o meno ricca e complessa dell'ordine della natura. Letto la scienza e lo studio di come le differenti culture organizzano le proprie conoscenze del mondo naturale tali conoscenze possiedono gradi di sistematicità e di coerenza notevoli, sebbene differenti nemmeno esatti di quelli elaborati dalla scienza moderna. Berlin e Kay fecero un'analisi sulla classificazione dei colori e giunsero a tre conclusioni, la prima era che tutti gli esseri umani sono in grado di percepire tutte le gradazioni del colore la seconda era che la terminologia cromatica di base si sviluppa secondo una linea precisa, la terza è che il numero di Termini per indicare i colori sono in relazione con la complessi vita culturale e tecnologica della cultura in questione.
Fondamentale è il tempo, cioè le relazioni di anteriorità, di contemporaneità e di successione fra gli elementi e lo spazio cioè la relazione di lontananza, di vicinanza contiguità tra i fenomeni.
Il filosofo Immanuel Kant asserisce che la capacità percettiva di tempo e spazio rappresentano la funzione primaria dell'attività mentale e della formazione del pensiero.
Da qui si possono trarre delle conclusioni:
‐ non si può pensare al di fuori del tempo e dello spazio
‐ tempo e spazio sono indispensabili dimensioni di qualunque modo di pensare
‐ tutti gli esseri viventi percepiscono che esiste un prima, un adesso e un dopo
Secondo il pensiero di Emile Durckheim il tempo e lo spazio sono istituzioni sociali  ed è quindi il pensiero di una società a determinare la definizione in base alla realtà in cui vive.
In molte società Esiste un doppio legame temporale come la società rurale che sono inglobate nei sistemi urbani commerciali. Le intuizioni del tempo e dello spazio sono universali ma sono influenzate dal contesto cognitivo e culturale di ogni società , quindi avremo categorizzazioni spaziali e temporali quantitative e qualitative.

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