PEDAGOGIA
L'artista dell'ottocento aveva posto l'essere umano al centro della riflessione e dell'attenzione, la società restava comunque profondamente religiosa. Le incertezze e le inquietudini dell'intellettuale non erano rientrate nel popolo, che piuttosto manifestava la sua fede, particolarmente nelle campagne, con la devozione semplice, spesso intriso di superstizione e la prima metà del cinquecento in Europa Miravano a moralizzare la cristianità. Il movimento della Chiesa, la riforma cattolica, l'autorità papale era stata minata dal periodo avignonese.
Il concilio si conclude con l'approvazione di una serie di decreti dogmatici e disciplinari, ristabilendo la saldezza della dottrina messa in crisi dalle dispute teologiche, dai filosofi, dal clero. L'essere umano coopera alla "grazia la chiesa" il dovere di direzionare l'uomo al bene di tutti gli essere umani. L'azione educativa della Chiesa postridentina, con l'apertura dei seminari per il clero, vigilati dai vescovi, con la descrizione del modello individuale di vescovo pastore di anime. Occorreva quindi educare tutti gli ecclesiastici e laici.
Sorsero nuovi ordini religiosi, orientate all'educazione dei barnabiti Dei somaschi, la campagna delle dimesse di Sant'Orsola, la campagna di Gesù di Ignazio di loyola, i padri scolopi, i fratelli delle scuole cristiane e la congregazione delle maestre pie. Non tutti i nuovi ordini originariamente erano votati all'educazione E all'Istruzione, ma vi si adeguano rapidamente.
La campagna di Gesù inizialmente per fini missionari, assistenza e catechesi presso le popolazioni europei e extra europei, prevedeva la riconquista a Roma delle arie del protestantesimo e la conversione dei popoli non cristiani. Le caratteristiche della campagna erano la mobilità e la profonda cultura. Per ricevere i voti bisognava aver studiato filosofia, teologia, un terzo ramo del sapere è una piena maturità di carattere. I gesuiti aprirono collegi in tutta Italia poi Austria, Boemia, Francia, Portogallo, Spagna e Germania.
Il collegio era una scuola tradizionale, cioè andava oltre i confini delle singole nazioni: la lingua unica era il latino, parlato da docenti allievi.
Il ratio studiorum costituì il modello indiscusso cui fecero riferimento a tutti gli ordini religiosi, una legge scolastica. Era unampio documento, che definiva meticolosamente le regole che dovevano seguire i superiori, I professori e gli alunni, nonché gli orari, i programmi, la didattica, le norme di comportamento.
Il concilio si conclude con l'approvazione di una serie di decreti dogmatici e disciplinari, ristabilendo la saldezza della dottrina messa in crisi dalle dispute teologiche, dai filosofi, dal clero. L'essere umano coopera alla "grazia la chiesa" il dovere di direzionare l'uomo al bene di tutti gli essere umani. L'azione educativa della Chiesa postridentina, con l'apertura dei seminari per il clero, vigilati dai vescovi, con la descrizione del modello individuale di vescovo pastore di anime. Occorreva quindi educare tutti gli ecclesiastici e laici.
Sorsero nuovi ordini religiosi, orientate all'educazione dei barnabiti Dei somaschi, la campagna delle dimesse di Sant'Orsola, la campagna di Gesù di Ignazio di loyola, i padri scolopi, i fratelli delle scuole cristiane e la congregazione delle maestre pie. Non tutti i nuovi ordini originariamente erano votati all'educazione E all'Istruzione, ma vi si adeguano rapidamente.
La campagna di Gesù inizialmente per fini missionari, assistenza e catechesi presso le popolazioni europei e extra europei, prevedeva la riconquista a Roma delle arie del protestantesimo e la conversione dei popoli non cristiani. Le caratteristiche della campagna erano la mobilità e la profonda cultura. Per ricevere i voti bisognava aver studiato filosofia, teologia, un terzo ramo del sapere è una piena maturità di carattere. I gesuiti aprirono collegi in tutta Italia poi Austria, Boemia, Francia, Portogallo, Spagna e Germania.
Il collegio era una scuola tradizionale, cioè andava oltre i confini delle singole nazioni: la lingua unica era il latino, parlato da docenti allievi.
Il ratio studiorum costituì il modello indiscusso cui fecero riferimento a tutti gli ordini religiosi, una legge scolastica. Era unampio documento, che definiva meticolosamente le regole che dovevano seguire i superiori, I professori e gli alunni, nonché gli orari, i programmi, la didattica, le norme di comportamento.





Commenti
Posta un commento